Giornata della Memoria 2023: i Giusti delle Nazioni

Nella tradizione ebraica il termine "gentile giusto" indica il non-ebreo che ha rispetto per Dio. Dopo la Seconda Guerra Mondiale questo termine viene usato per i non ebrei che hanno agito in modo eroico e a rischio della loro vita, senza interesse personale, per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah. Ad oggi, sono stati riconosciuti oltre 20.000 Giusti tra le nazioni, tra cui 392 italiani.

Nel Memoriale di Gerusalemme è stato loro dedicato un grande giardino nel quale, prima che lo spazio ne diventasse completamente pieno, per ogni nuovo Giusto riconosciuto veniva piantato un albero. Ai piedi di questi alberi i visitatori lasciano un sasso. Così oggi anche noi abbiamo voluto compiere questo gesto, ponendo un sasso sotto l’albero di Piazzetta Unicorno al fine di ricordare e rendere omaggio a queste straordinarie vite di uomini e donne, semplici cittadini di ogni ceto sociale, che si adoperarono con ingegno e grandissimo coraggio nel salvataggio degli ebrei.

Le singole storie di chi salvò gli ebrei dalla persecuzione sono documentate anche in libri e film che si sono ispirati a queste eroiche gesta, come Oskar Schindler e Irena Sendler. Tra gli italiani ricordiamo Giorgio Perlasca e Calogero Marrone, Gino Bartali, Carlo Angela sono i Giusti più noti al grande pubblico, così come molto conosciute sono le figure di Giovanni Palatucci e le vicende che ebbero luogo nell'ospedale romano Fatebenefratelli, dove grazie al medico Giovanni Borromeo numerosi ebrei furono salvati dai rastrellamenti. 

Ma la storia di ogni singolo Giusto meriterebbe di essere conosciuta.

Se aveste visto come me, in questa prigione, quello che gli ebrei hanno sofferto, il vostro unico rimpianto sarebbe stato quello di non aver potuto salvarne di più"

I bambini della classe 3 Montessori

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