“UNA VITA DA SOCIAL”


UNA VITA DA SOCIAL” - IMPRESSIONI E RIFLESSIONI DELLA CLASSE 1C

 

Martedì 12 febbraio, in un pullman appositamente allestito in Piazza De Ferrari, le classi prime della scuola secondaria San Paolo hanno partecipato a un incontro con la Polizia Postale sul tema del cyberbullismo e della sicurezza in rete.

 

 Ecco alcune impressioni e riflessioni raccolte in 1C...

 “Mi è piaciuto molto perché è stato molto utile; mi sono piaciute tutte le riflessioni e i consigli che ci ha dato la Polizia Potale sui social, i videogiochi e le app online.”

 “Se un giorno ci capiterà (di essere vittime di cyberbullismo) saremo pronti. L'ho trovato utile per noi e anche per gli insegnanti. Io so che è una cosa seria, infatti è da un po' di tempo che sto più attento quando uso internet.”

 Qualcuno si sente già molto sicuro di sé:

A me è piaciuto perché è stato utile, però diciamo che queste cose più o meno si sapevano.”

Secondo me hanno esagerato su Whatsapp. Voglio dire, se qualcuno di sconosciuto mi scrive cose strane, lo blocco e arrivederci.”

 Altri, al contrario, sono più timorosi:

Io ho trovato questo incontro utile però poco rassicurante; prima magari ero più sicura, ora mi sento meno tranquilla. Però non ho capito una cosa sul bullismo online: in che modo ti possono bullizzare anche quando sei in vacanza? Se uno tiene il telefono spento non può vedere gli attacchi.”

 Tutti hanno giudicato l'incontro interessante e utile per affrontare con maggiore consapevolezza il mondo della rete.

La spiegazione della Polizia Postale mi è piaciuta molto perché hanno spiegato cose importanti sull'utilizzo dei social (Instagram, Facebook ecc.). Mi sono reso conto di quanto sia importante la privacy, quanto si debba fare attenzione sui social e quanto sia pericoloso usarli.”

 “ L'incontro sul bullismo nei social secondo me è stato molto interessante, perché non sapevo che le persone possono essere così cattive. Io non ho il telefono però, quando lo avrò, sarò già informato.”

 “Se siamo spettatori di un atto di bullismo tendiamo a stare in silenzio, questo silenzio è pesante. Noi ci sentiamo innocenti, quando in realtà la colpa è anche nostra: ci facciamo dominare il cuore dalla paura che sconfigge l'amicizia e la giustizia. Questo deve cambiare.”