Scuola primaria: sezione Montessori

Sezione Montessori

LA SEZIONE MONTESSORI

Orario delle lezioni : dal lunedi al venerdi dalle 08.00 alle 13.00

mercoledì dalle 8.00 alle 16.00 con mensa.

Le classi quarta e quinta  hanno l'esperto di attività motoria ed un secondo rientro il giovedì con mensa ed uscita alle 16.00 

 

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"E' nei primissimi anni in cui si gettano i semi di tutte le scienze, in altre parole si affondano nell'inconscio dell'individuo i germi della cultura che dovranno svilupparsi e fiorire.

Diamo , dunque , il mondo al bambino."

Maria Montessori

 
IL METODO

Il metodo Montessori, si avvale dell'osservazione e della conoscenza del bambino così come realmente è , protagonista della sua crescita.

Il docente che fa proprio questo metodo parte dalla consapevolezza che il bambino è soggetto attivo , protagonista , costruttore del proprio sapere. "Aiutami a fare da solo" è un'invocazione che esprime uno tra gli elementi ispiratori della metodologia montessoriana.

Nella classi i supporti fondamentali del lavoro autonomo svolto dal bambino sono:

-l'ambiente strutturato;

-l'insegnante;

-il materiale di sviluppo.

"Bisogna dunque che l'ambiente contenga i mezzi per l'autoeducazione ; questi mezzi non possono essere presi a caso, essi rappresentano il risultato di uno studio sperimentale" (M. Montessori)

Nell'ambiente ogni cosa ha il suo posto e c'è posto per ogni cosa, per garantire a tutti la possibilità di avere dei riferimenti all'interno della classe.

L'insegnante ha il compito dell'educazione indiretta , prepara l'ambiente nel rispetto delle libertà di movimento , dei tempi e dei ritmi di apprendimento dei bambini, affinchè ciascuno di essi possa applicarsi al suo importante lavoro, salvaguardando e potenziando la propria originalità e propria identità individuale .

1) Realizza il Curricolo obbligatorio nazionale

Assicurando il conseguimento degli obiettivi specifici degli apprendimenti previsti dallo Stato per la scuola Primaria.

La metodologia didattica, validata da decenni di perfezionamento, ha l'approvazione internazionale di importanti istituti di ricerca educativa.

2) Pone il bambino al centro della sua azione

Rispettandone gli interessi ed i tempi, a ogni alunno è offerto un percorso educativo ricco di opportunità di apprendimento, al fine di promuovere competenze di tipo trasversale e pluridisciplinare coerenti con la richiesta con la richiesta di formazione, attraverso uno stretto rapporto tra"sapere" e "saper fare".

3) Cura l'ambiente educativo 

Il bambino, se si trova in un ambiente favorevole e a sua misura, svilupperà al massimo le sue potenzialità. Il bambino si muove in un "Ambiente " progettato dai docenti, che predispongono il lavoro "auto-formativo".

Nell'ambiente educativo "Il bambino deve rimanere libero di esprimere la propria interiorità, deve imparare a padroneggiare le diverse tecniche che gli consentano di esprimerla (M. Montessori).

In un ambiente così ricco e significativo, ogni bambino impara con naturalezza a rispettare le regole comuni dettae dalla convivenza con gli altri e dalle stesse modalità di manipolazione dei materiali che gli vengono offerti. Così il bambino raggiunge autonomia e indipendenza e di conseguenza autostima e libertà.

 

LA SCUOLA PRIMARIA AD INDIRIZZO M. MONTESSORI

Nella scuola Primaria Montessori l'ambiente di lavoro ha un suo ruolo determinante per favorire un metodo educativo inserito nella realtà ed in cui assumono un importanza fondamentale :

-La sperimentazione ed il lavoro individuale e di gruppo;

-La lettura e la consultazione dei testi raccolti in una biblioteca di classe sempre disponibile;

-La raccolta , lo studio e la valorizzazione di elementi concreti forniti dalla natura come occasione per la ricerca e le uscite di osservazione ;

-L'apertura alla realtà extrascolastica e al territorio;

-Le attività legate alla comprensione della storia dell'Uomo;

-L'adesione all'indirizzo Montessoriano nel favorire l'autonomia e l'operosità dell'alunno;

-L'importanza dell'educazione musicale;

-Lo stile relazionale contraddistinto da un clima di familiarità ed accoglienza , nel rispetto e attenzione per ciascuno;

- La valorizzazione alla cura del materiale didattico, dell'ambiente, delle attività di vita pratica che , attraverso gli incarichi, sollecitano capacità organizzative del tempo, dei ritmi e responsabilità verso il gruppo;

-Un clima favorevole alla cooperazione tra scuola e famiglia, con momenti di proprio coinvolgimento attivo;

- Una continua attenzione per lo sviluppo delle capacità mentali di ogni bambino.

 

Nella scuola Primaria Montessori si utilizza il "Materiale strutturato". Il materiale Montessori è una caratteristica del Metodo, che consente all'insegnante di porsi come figura di mediazione tra l'ambiente, il bambinie il materiale stesso; egli osserva, propone, stimolee orienta il bambino verso la sua indipendenza.

Ogni insegnante fa del Metodo uno strumento vivo, che si realizza giorno per giorno, momento per momento, attraverso la sua sensibilità e capacità di interpretare le esigenze della classe e di ogni bambino, sempre calibrando ed adottando gli interventi, i tempi e i modi. Utilizzando il materiale, i bambiniesercitano la propria intelligenza, operano, pensano, adottano ipotesi di soluzioni, classificano, risolvono problemi, modificando le loro rappresentazioni mentali, si aiutano tra loro attraverso il "mutuo insegnamento" e -spesso vicendevolmente-uno diventa "maestro dell'altro".

Ma anche il materiale " storico" , cioè quello più consolidato e collaudato nel tempo, è sempre soggetto allo studio e all'integrazione creativa dell'insegnante, che si avvale anche di altri strumenti facilmente reperibili. da anni anche l'utilizzazione delle nuove tecnologie costituisce per la scuola Montessori un'importante risorsa.

Ogni insegnante è dunque sempre impegnato in una continua attività di ricerca e di innovazione.

Il Progetto Educativo M. Montessori (P.E.M.) fa riferimento al Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) e alle indicazioni Nazionali per il Curricolo.

LA MENSA MONTESSORI

Nell’ottica montessoriana il  pasto rappresenta un aspetto fondamentale del progetto pedagogico e deve puntare  a  promuovere autonomia  nel   mangiare  e  un  sereno  rapporto  col   cibo.   

 Il pranzo a scuola rappresenta dunque un vero e proprio momento didattico, in cui il bambino sperimenta il proprio “saper fare” e il proprio “saper fare da solo”, ma a tavola si sperimenta anche un momento di relazione privilegiato: dal confronto con i compagni, soprattutto quelli più grandi, il bambino impara, per imitazione, ad usare le posate e a comportarsi in modo adeguato a tavola.

Il    rapporto    con     gli     altri     favorisce     infine     l’aiuto     e     lo     scambio     reciproco.    Nel momento del pranzo, così come nelle altre attività didattiche della giornata scolastica, l’insegnante è una presenza rassicurante ma discreta, che incoraggia il bambino a mangiare in modo autonomo, ad assaggiare cibi nuovi o meno graditi e trasmette regole igieniche e orari da rispettare. In un rapporto di continuo confronto e collaborazione con la famiglia, la scuola contribuisce in modo determinante ad abbattere il rifiuto verso alcuni cibi e ad ampliare le scelte alimentari del bambino indirizzandolo verso cibi salutari e nutrienti. 

Se metodi e mezzi debbono adattarsi ai tempi, i principi vanno invece presi come punto fermo di un’educazione che non ha limiti temporali.

 Tali principi sono:

  • L’accettazione totale del bambino, con le sue potenzialità e i suoi eventuali
  • La volontà di rendere ogni bambino autonomo e responsabile, facendo proprio il celebre motto Montessori: “ Aiutami a fare da me “. Sarà pertanto curato in modo particolare l’allestimento dell'ambiente.
  • L’educazione alle regole e al rispetto di sé, dell’altro e dell’ambiente, senza i quali non è possibile nessuna convivenza democratica.
  • L’educazione ai valori della solidarietà, della cooperazione e della pace che, insieme a tutti gli altri valori forti della nostra tradizione, emergono da quella che Montessori chiama “Educazione Cosmica”.
  • La garanzia di un clima sociale sereno e costruttivo (senza prevaricazioni, premi e castighi, senza valutazioni mortificanti e demotivanti).

 

ORGANIZZAZIONE PRATICA

ll       momento    del     pasto     è     particolarmente    valorizzato     dall'approccio  Montessori. E’ importante presentare l’uso corretto dell’apparecchiatura ai bambini. In questo caso le attività di vita pratica saranno concordate con gli alunni permettendo loro di scegliere i compiti da eseguire. Verrà nominato un direttore di mensa che coordinerà l’apparecchiatura e tutte le altre attività correlate.

L'approccio montessoriano propone l'attività di apparecchiatura, tutti i bambini a turno sono coinvolti durante l'anno nella realizzazione di questa routine. Ogni lunedì mattina vengono stabiliti i “camerieri” del giorno. Questa attività offre l'opportunità di: avere il piacere di apparecchiare la tavola per sé e per i propri amici, di posizionare le stoviglie nel modo corretto, poter interiorizzare le regole dello stare a tavola, favorire la mente logico matematica (apparecchiare è un algoritmo) favorire la lateralizzazione e il senso di responsabilità sociale. I più grandi aiutano i più piccoli.

I bambini, a turno, vanno prima degli altri in sala mensa per apparecchiare ( potranno essere identificati con i grembiuli o con un nastro colorato legato al braccio ).

I camerieri dovranno sapere esattamente per quanti bambini dovranno apparecchiare e assicurarsi che il numero di tavoli e sedie siano sufficienti, lavano le mani e stendono le tovagliette: la preparazione di tutto l’ambiente diventa fondamentale.

I bambini vengono abituati a mangiare tutto e a non sprecare, infatti devono prendere dal vassoio quello che pensano di voler mangiare, se poi non basta lo riprendono.

Un cameriere avrà il compito di riempire le brocche d’acqua al lavandino. Terminata l’apparecchiatura, il resto del gruppo prende il proprio tovagliolo e sceglie il posto che preferisce; liberamente, per quanto la formazione dei tavoli viene monitorata e talvolta guidata dall’insegnante, e ci si augura “Buon Pranzo”. Ogni cameriere si siede al tavolo che ha preparato perché è responsabile degli altri compagni. Se, ad esempio, manca qualcosa è compito del cameriere adoperarsi per reperirla

Si farà sempre attenzione al rumore complessivo, affinché il pasto si mantenga come un momento di scoperta dei sapori, di esplorazione, di serena convivialità. Per le portate successive su ciascun tavolo viene collocato un piatto di portata, da cui ogni bambino si serve autonomamente, scegliendo la quantità più adatta alle proprie esigenze. 

I camerieri avranno il compito di riassettare la mensa e spazzare in terra.

Come in ogni attività montessoriana, allo scopo diretto si coniuga sempre quello indiretto. Così, ad esempio, anche in un'operazione apparentemente semplice come quella della lavatura di un tavolo sono racchiusi una serie di scopi indiretti: la cura dell'ambiente e la preparazione indiretta alla scrittura sia in termini di orientamento nello spazio, perché il movimento viene eseguito da sinistra verso destra, sia in termini di coordinamento per la successiva produzione dei grafemi, perché la mano si muove in senso antiorario.

 

"Nell'ambiente descritto più sopra, gaio e ammobiliato in proporzione al bambino, esistono oggetti che permettono con il loro uso di raggiungere uno scopo determinato.[...], distendere la tovaglia o apparecchiare realmente la tavola nell'ora del pranzo e ripiegarla, [...] sono lavori che non solo hanno una gradazione di successive difficoltà di esecuzione ma che richiedono anche uno sviluppo graduale del carattere, per la pazienza che è necessaria ad eseguirli e per la responsabilità che richiedono ad essere portati a compimento. I lavori ai quali ho ora accennato si chiamano "esercizi di vita pratica" perché nella Casa dei Bambini va svolgendosi una vita vera e pratica in cui tutte le mansioni domestiche sono affidate ai piccolini, che eseguono con passione ed accuratezza i loro "doveri domestici" diventando singolarmente calmi e dignitosi." Educare alla libertà, M. Montessori.

Pomeriggio Montessori 

                                                        ( mercoledì) 

 

 «L’educazione è un processo naturale effettuato dal bambino, e non è acquisita attraverso l’ascolto di parole, ma attraverso le esperienze del bambino nell’ambiente.»      Maria Montessori
 

L’intento è quello di promuovere le attitudini di ciascun alunno, la propria capacità di comunicazione e di cooperazione all’interno del gruppo classe e con le altre classi ( questo appena sarà possibile dopo la pandemia e in sicurezza).

I laboratori proposti sono diversi, complementari e in piccoli gruppi ma soprattutto dovranno essere un potenziamento delle attività svolte al mattino. Avranno caratteristiche ben definite e con obiettivi coerenti con il PEM ( Piano Educativo Montessori).

I contenuti si intrecceranno e potenzieranno il curricolo scolastico, cercando di garantire ai bambini un’offerta formativa di qualità, offrendo loro contesti e spazi che permettano l’espressione di sé attraverso una molteplicità di linguaggi, cercando di valorizzare le specificità di ognuno e le intelligenze multiple, potenziando la dimensione cognitiva, metacognitiva ed emotiva dei bambini.

Essi saranno svolti da tutte le classi Montessori e da tutte le insegnanti presenti in organico.

Le insegnanti programmeranno le attività e i laboratori con incontri programmati in maniera verticale tra tutte le classi a Metodo.

 

 

I laboratori avranno i seguenti obiettivi:

  • Promuovere la formazione globale degli alunni offrendo loro esperienze e occasioni di maturazione in tutte le discipline per una corretta attuazione della Metodologia Montessoriana di Educazione Cosmica.
  • Applicare il Metodo attraverso la manipolazione per lo sviluppo cognitivo ( neuroscienze “La mano è l’organo della mente “ ) e seguire le indicazione di Montessori de “ Se faccio imparo “ e quindi lo sviluppo della manualità come momento di apprendimento
  • Implementare lo sviluppo della autonomia operativa, cardine fondamentale della metodologia Montessori.
  • L’accrescimento delle capacità decisionali, del senso di responsabilità e dell’autostima come indicato nel documento PEM.
  • Favorire la didattica orientativa (attraverso la libera scelta) e il processo di auto-miglioramento.
  • Fornire agli alunni occasioni di integrazione e di crescita culturale nell’ottica di una didattica
  • Utilizzo della metodologia innovativa CLIL che trova i suoi riferimenti nel quadro comune europeo delle competenze

     

     

    ATTUAZIONE

     Il progetto sarà realizzato secondo un modello laboratoriale. Con il lavoro in laboratorio gli alunni percepiscono il senso del proprio apprendimento operando concretamente, in particolare con il materiale di sviluppo Montessori.

    Le attività proposte potranno essere fatte con piccoli gruppi della stessa classe o con gruppi misti di alunni di età diverse “ Il bambino maestro “ ( oggi comunemente chiamate peer to peer ). L’area di approfondimento potrà essere una o più di una durante l’anno scolastico

    • Gli alunni preparano una lezione a scelta e la condividono con i compagni attraverso la creazione di presentazioni in PowerPoint o semplici slides; essi dovranno cimentarsi con l’autonomia gestionale della spiegazione, del tempo e della classe; altresì proveranno a rispondere alle domande di approfondimento dei compagni
    • Esercitazioni potenziate con i materiali di sviluppo Montessori, seguendo sia la libera scelta degli alunni, sia l’intento di continuare attività in corso. Le ore pomeridiane, infatti possono essere favorevoli ad un lavoro manipolativo con il materiale e mantenere la medesima concentrazione per l’intera
    • Attività di ricerca e scoperta in armonia con il pensiero Montessoriano dell’Educazione Cosmica, nell’affrontare temi e argomenti interdisciplinari e complementari fra loro, mantenendo un legame saldo e lineare con il Curricolo Montessori e le Indicazioni Nazionali
    • Sviluppo sociale con esercizi svolti in piccoli gruppi anche di età diverse, comunemente chiamati oggi cooperative learning

    VALUTAZIONE FINALE

     La valutazione sarà incentrata prevalentemente sul raggiungimento delle competenze didattiche, degli obiettivi educativi e dei riflessi positivi rilevati sul piano emotivo e relazionale, attraverso:

    • L’osservazione costante degli allievi e il ricorso a schede di autovalutazione (proposte ai bambini)
    • In fase di attuazione verranno rilevati i livelli di gradimento e di partecipazione degli alunni allo scopo di introdurre i correttivi metodologici e didattici ritenuti

    Questo progetto implica una compresenza oraria  degli insegnanti impegnati  alla gestione del  progetto  in piccoli gruppi di lavoro e l’impegno a coordinare il laboratorio sia all’interno della classe sia fuori dalla classe.

     

     

     

    Allegati

    Convenzione Miur Montessori 2019-2022.pdf