Lettera del Dirigente Ronconi alle famiglie

Care famiglie dell’IC Castelletto,

come forse alcune tra Voi già hanno appreso, trattandosi di informazione a carattere non riservato, dal 1 settembre lavorerò come preside dell’Istituto Comprensivo "G. B. Della Torre - Chiavari 1", nella mia città di residenza. Mi siete state profondamente a cuore in questi due anni e a tutte debbo un saluto ed un ringraziamento; debbo anche esprimerVi il mio dispiacere per tutte le occasioni in cui non mi è riuscito di venire incontro ai Vostri bisogni o di rispondere con efficacia alle Vostre richieste.

Se Castelletto, facendo eco ad un poeta portoghese (Alexandre O’ Neill, “Portogallo, mio rimorso”), fosse solo quattro sillabe, sarebbe più facile salutare questa scuola. Ma Castelletto è stata molte altre cose: il mio apprendistato e la pazienza che Vi ho richiesto nel sopportarlo, le persone che ho incontrato, quelle che con cui ci siamo intesi al volo, quelle con cui ci siamo intesi dopo lunghe fatiche, quelle con cui non ci siamo intesi affatto; è stata gli occhi di più di novecento bambini e bambine, ragazzi e ragazze; è stata legami, tentativi, successi ed insuccessi, “conto da fare con me stesso”, come scrive sempre O’ Neill, e dunque crescita, svolta della vita, tempo luogo e persone per cui essere grato e da custodire con rispetto.

Se potessi portarmi Castelletto nel Tigullio, deponendola con delicatezza su uno di quei luoghi a me cari in cui si abbracciano nello stesso sguardo il mare ed i miei Appennini (nei giorni più nitidi, la Corsica e le Alpi), sulla cresta tra San Rufino e il Bocco di Leivi, o a Santa Giulia di Lavagna, non avrei alcun motivo per spostarmi: questo cambiamento nasce da questioni di organizzazione familiare e da opportunità che solo occasionalmente si manifestano, e che mi era necessario cogliere.

Mi dispiace lasciare questa scuola proprio alla vigilia di un anno che finalmente vedrà riattivarsi tante opportunità di crescita per i nostri alunni e le nostre alunne, dopo il tempo difficile della pandemia, e non vedere realizzarsi quanto abbiamo cercato di impostare negli ultimi mesi; sarà bello per me, tuttavia, pensare nei prossimi mesi ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze dell'Istituto, felici di svolgere attività e di crescere in una scuola finalmente in condizione di aprirsi all’esterno ed esprimere pienamente la propria vitalità. Vorrei che questa vitalità si manifestasse anche in un ancor più consapevole coinvolgimento delle famiglie; in autunno dovrete rinnovare le Vostre rappresentanze nei vari ordini di scuola e anche l’Associazione Genitori avrà bisogno di nuove forze che possano dare nuove idee e nuovi stimoli, organizzando in modo creativo incontri e attività per far crescere la comunità che si raccoglie attorno alla scuola.

Vi lascio con dispiacere, Vi ho incontrati con gioia; secondo il filosofo e pedagogista Gert J. J. Biesta, “l’essere umano non è un animale che può imparare, ma un essere cui si può insegnare e che può ricevere insegnamenti”: è un modo per dire che non si impara da soli, e che l’insegnamento prende forma solo attraverso gli incontri e la capacità di stare in relazione. Ci siamo incontrati, siamo stati in relazione, ho ricevuto insegnamenti da Voi: custodisco tutto questo per essere più capace di incontrare, stare in relazione, essere d’aiuto.

Grazie per il cammino percorso insieme,

prof. Renzo Ronconi
(Dirigente – orgoglioso – dell’IC Castelletto, Genova)