La scuola per mano
Cari genitori,
vi scrivo perchè ho pensato e progettato un'iniziativa a cui tengo molto: nello scriverla ho pensato a voi, alle esperienze che mi avete raccontato negli ultimi mesi, alle fatiche e alle riflessioni che avete condiviso con me riguardo la scuola, la didattica a distanza, le situazioni di quarantena. Mentre vi ascoltavo pensavo che la scuola pubblica deve e può migliorare per il bene dei bambini, dei genitori e di tutti. A mio avviso deve e può migliorare nel comprendere cosa significa essere genitori al tempo del covid, ma anche insegnanti e dirigenti scolastici. Allora ho pensato che l'unica cosa che a mio avviso può far maturare certi processi è come sempre, e come sperimento nel lavoro con i vostri bambini, l'ascolto.
Ho ipotizzato che molti genitori fossero nelle vostre circostanze e che la vita di bambini e bambine forse sarebbe stata migliore se genitori, insegnanti e dirigenti avessero potuto trovare un luogo di ascolto reciproco nel quale confrontarsi e cercare insieme strade buone e rispettose di tutti.
Ho pensato che voi avete, tramite i nostri incontri, un luogo di ascolto seppur a partire dalle osservazioni sui vostri figli. Ma credo giusto e rappresentativo di una scuola, che deve essere strumento di democrazia, che altri luoghi consentano questo importante ascolto reciproco soprattutto in un momento così complesso. Perchè è davvero l'ascolto che permette il cambiamento: l' ascolto del bambino in seduta, di voi genitori nei nostri incontri, degli insegnanti quando vado da loro per condividere il lavoro...
Da questo parte tutto e credo che la scuola di oggi debba e possa migliorare per rispettare ancora di più le necessità di sviluppo di tutti e tutte. Se la maestra viene ascoltata è capace di ascoltare di più il bambino, lo stesso se il genitore viene ascoltato è in grado di ascoltare di più il proprio bambino.
Per questo ho pensato a questo progetto, mi premeva ripartire da questo primario atto preventivo che è l'ascolto reciproco, perchè per me fare prevenzione non significa vedere prima: entrare nelle scuole e fare test sui disturbi dell'apprendimento o altro. No, questa modalità non mi trova d'accordo. Fare prevenzione per me significa creare le migliori condizioni di sviluppo affinchè il disagio non si instauri: e avere una scuola che sa ascoltare genitori, insegnanti e dirigenti riconoscendo a ciascuno il ruolo importante che occupa per il bambino è davvero prioritario. Altrimenti si instaurano fatiche reciproche che si possono anche ripercuotere sui bambini stessi. Nella complessità del momento odierno è davvero importante ascoltarsi di più e meglio: educarsi tra adulti per meglio educare i bambini.
Quindi ho pensato e progettato "La scuola per mano": l'iniziativa si propone di coinvolgere genitori, insegnanti, dirigenti e istituzioni per riflettere insieme sulla scuola ai tempi del covid 19, a Genova e dintorni. Per ascoltare i punti di vista di tutti coloro che fanno parte della cosiddetta comunità educante. La prima iniziativa è la creazione di un ciclo di tavoli di confronto dedicati a genitori, insegnanti e dirigenti scolastici: per ascoltarsi ed educarsi reciprocamente grazie al dialogo e alla condivisione, e per ritrovare strade comuni per migliorare le condizioni della scuola pubblica di oggi. I tavoli sono aperti a tutti e saranno:
- giovedì 3 dicembre dalle ore 18.00 alle ore 20.00 è dedicato agli insegnanti (nido, infanzia, primaria, media, superiori);
- venerdì 4 dicembre dalle 10.00 alle 12.00 è il turno dei dirigenti scolastici;
- sabato 5 dicembre dalle 10.00 alle 12.00 è riservato ai genitori;
- sabato 12 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 12.00 un ultimo incontro collettivo al fine di un reciproco confronto che porterà alla creazione di un documento nel quale verranno rappresentate le istanze, le domande, le richieste e le proposte che il tavolo intende rivolgere alle Istituzioni che verranno invitate e coinvolte in un evento conclusivo (diretta online, data ancora da definire).
La seconda iniziativa è una diretta online aperta a tutti (sabato 28 Novembre ore 10) per dare voce alle “Buone pratiche” di quegli insegnanti che ogni giorno con creatività, competenza, professionalità ed entusiasmo portano avanti a Genova (e dintorni) una scuola attenta ai bisogni di tutti. Per dare sostegno e visibilità a tutti quei maestri che, nonostante le difficoltà imposte dall’emergenza sanitaria, sono riusciti a mantenere modalità didattiche e di costruzione del sapere esperienziali e cooperative, legate al territorio e al mondo intorno e capaci anche di sconfinare dall’edificio scolastico. Le loro mani, le loro buone pratiche devono fare notizia per poter essere d’esempio a tutti e creare contagi positivi.
In allegato troverete la locandina multimediale (cliccando su ogni icona trovate tutti i contenuti) dove, oltre agli appuntamenti è possibile trovare contributi video di importanti voci del mondo scuola (e non solo) come Antonella Meiani, Franco Lorenzoni, Raffaele Mantegazza, e la sottoscritta.
Se vorrete iscrivervi al tavolo per i genitori, sarà sabato 5 dicembre dalle 10.00 alle 12.00 (online) e sarete divisi in base al vostro municipio di appartenenza. Se avete piacere vi chiedo di diffondere ad altri genitori ma anche agli insegnanti stessi dei vostri bimbi o ai dirigenti del vostro istituto.
Vi ringrazio perchè, se ho immaginato questo progetto che spero possa migliorare anche solo un pochino la scuola di oggi, lo devo a quanto ho ascoltato da voi.
Un caro saluto
Marta Strata