Viva la pace

VIVA LA PACE

In questa sezione del nostro sito  si ospitano attività, pensieri, disegni, elaborati delle nostre classi sul tema dell'educazione alla pace, per valorizzare quel che viene realizzato nelle classi e dare testimonianza dell'impegno civile ed educativo della scuola su questo tema.

INFANZIA BERTANI, UN PENSIERO PER LA PACE

Condividiamo questo pensiero di Maria Montessori sulla Pace

dato il momento cosi delicato che il popolo Ucraino sta affrontando.

“Per raggiungere la pace del mondo, occorrono due cose: prima di tutto, un uomo nuovo, l'uomo migliore; e poi, un ambiente che non abbia limiti innanzi all'infinito desiderio dell'uomo." "L'educazione è l'arma della pace e la pace è la condizione della buona educazione" M.Montessori

I testi di M. Montessori sono ricchi di contenuti preziosi sulla pace ma ancor di piu’ di insegnamenti concreti che ci invita ad osservare dai bambini stessi che ne sono portatori.

Allora ecco una foto che conservo in cui un bambino aiuta  una sua compagna ad abbottonarle il grembiule: in questa foto possiamo cogliere il senso della pace in una delle molte sue manifestazioni: ovvero l’incontro con l'altro da me.

 

La guerra per noi

(quintaD)

Non è facile affrontare il discorso della guerra con i bambini, bisogna rimanere in equilibrio tra la verità e la necessità di non scandalizzarli: negli anni ho notato che spesso essi non manifestano la profondità del loro sentire perché ne hanno pudore.

Nel parlare di questa guerra ho scelto quindi di partire da ciò che sapevano e che avevano visto ed ho scoperto ne erano già molto informati; il mio lavoro è consistito nel dare ordine e rielaborare ciò che dalla discussione emergeva.

Successivamente, durante il nostro consueto lavoro sulle figure poetiche, ho proposto loro di scrivere una poesia sulla guerra: gli elaborati mi hanno lasciata senza parole per la loro intensità e autenticità.

Ho voluto selezionarne due, la scelta è stata difficilissima.

Ve le propongo.

Maestra Lorenza 5D

Giovedì 27 marzo 2022

Stare in silenzio

nascosti

nel mentre

essere cercati

dalla morte

impauriti

sotto una pioggia mortale

cercare rifugio

nella guerra paurosa

M.M.

Una porta aperta

Il suono delle bombe come il ticchettio dell’orologio.

Il sangue calpestato come pozzanghere d’acqua.

Le città deserte abitate dai ricordi.

I rifugiati tanti quanto la vastità del cielo.

Tremendi momenti passati visibili in un occhio.

Chi la mattina si è svegliato con la casa bombardata.

E da questo noi capiremo

e aiuteremo la specia più rara al mondo:

un normale ed innocente essere umano

A.V.

Scuola dell'infanzia San Paolo

Abbiamo giocato con i bimbi e fatto loro diverse domande su cosa intendevano per “PACE”. (guarda galleria)

In seguito abbiamo spiegato loro che “essere in pace” con gli altri e con noi stessi è una bellissima condizione; ma se succede qualcosa di brutto bisogna imparare a chiedere SCUSA, ad accettare le proposte altrui e non volere fare sempre di testa propria.

 Li abbiamo coinvolti nella creazione di una bandiera della pace, iniziando dal foglio bianco colorato con i colori dell’arcobaleno con gli acquerelli, ricalcato ognuno le proprie mani e, dopo averle ritagliate, le hanno incollate sul foglio.

 Abbiamo aggiunto alla fine la scritta e pinzato le cannucce a mò di bastoncino per poterle portare a casa. 

la pace deve essere costruita, ogni giorno, da ognuno di noi per poter allontanate qualsiasi tipo di guerra…”

Scuola dell'infanzia Bertani (vedi galleria)

 TUTTO CIOCHE CHIEDIAMO E’ DARE UNA POSSIBILITAALLA PACE ( John Lennon)

Alla Scuola Infanzia Bertani abbiamo introdotto il concetto di PACE e FRATELLANZA leggendo un racconto “IL PAESE PER FAVORE NON PREPOTENZA” di Carmelina Faraccio –Maestra Mary ( trovate il racconto a seguire).                                                                    

Abbiamo discusso e concordato che la Pace si ottiene eliminando la Prepotenza e collaborando tutti insieme in un clima sereno.  Poi ogni bambino/a ha colorato con gli acquerelli le bandiere della Pace , le abbiamo plastificate  e con un lungo serpentone le abbiamo portate in cortile e appese alla ringhiera di fronte alla nostra scuola!!!! Ecco le nostre foto e se passate in via Bertani e potete vedere da vero!!!

Per favore non prepotenza (di Carmelina Fraraccio – maestra Mary)

Quattro bambini che abitavano nella città di Perfavore ogni mattina, nel recarsi a scuola, passavano accanto ad un'alta siepe che li divideva dal paese di Prepotenza. Certo… è ovvio, come tutti i bambini morivano dalla curiosità di sapere che cosa ci fosse mai al di là del verde, ma non si poteva disubbidire né trasgredire nella loro città, perché… per favore… era stato chiesto a tutti di osservare quella regola. A volte avevano cercato di tendere l'orecchio, ma niente, nessun rumore proveniva dall'altra parte. Quel giorno, il nonno di Piero, uno dei quattro bambini, aveva avuto l'arduo compito di far loro da baby-sitter e, a malincuore, ma molto a malincuore aveva accettato… del resto gli era stato chiesto per favore e quindi… Già da un po’ il nonno sonnecchiava nascosto dietro il giornale e con gli occhiali sbilenchi sul naso e così i quattro furboni ebbero un'idea: “nonno… nonnoooo…” “Ma che volete? Per favore abbassate la voce! Non sono mica sordo”. “Scusaci nonno” e poi abbassando il tono sempre più “possiamo oltrepassare la siepe” e poi di nuovo urlando “per fare una passeggiatina?” Il nonno con un occhio chiuso e l'altro pure sbuffò: “Certo, certo, buona passeggiata”. In un attimo i quattro bambini furono davanti alla siepe e non secondo al di là di essa… Il caos che regnava era mille miglia distante dalla serenità del loro paese: frotte di bambini si rincorrevano facendosi dispetti e smorfie. Signore chiassose litigavano alle casse dei supermercati e vecchietti tremuli si minacciavano con i bastoni e le bombette per un posto in panchina al parco. “Ma che diamine - pensarono i bambini - possibile che non trovavano il modo di accordarsi e l'unica comunicazione era la prepotenza?” Proprio in quel momento videro arrivare, dalla stradina laterale, una vecchina con le sue buste della spesa colme da scoppiare. Contemporaneamente, di corsa, sbucarono due ragazzetti che si rincorrevano insultandosi e patapum! La vecchina finì a gambe all'aria e la piazza si riempì di arance, insalate e chi più ne ha ne metta. Piero e i suoi amici si precipitarono per raccattare tutta la spesa, poi, con galanteria le porsero il braccio per aiutarla a rialzarsi. La donnina li guardava stupita e anche tutti i presenti li osservarono attentamente dalla testa ai piedi: “Che strani personaggi!”. Perfino dalla finestra della scuola una strana maestra isterica che urlava contro il chiasso dei suoi alunni restò a fissarli da lontano, mentre uno strano sorrisetto le si stampò sul viso. Che silenzio tutt’intorno, nell'aula come nelle vie. La gente si sorrideva e stringeva la mano, era stata bella quella scena appena vissuta li aveva ammutoliti e fatto riflettere. Bastava non scontrarsi per incontrarsi, capirsi, parlarsi e vivere sereni. Da quel giorno quel paese divenne un'oasi di pace, le persone capirono cosa voleva dire rispettare se stessi e gli altri e tutto grazie a quei quattro monelli arrivati lì per caso. Ci pensarono a lungo, ma presto la decisione più presa… Via la siepe, via ogni confine, gli uomini sono fatti per collaborare non per dividersi e così nacque il paesone di Perfavorenonprepotenza. Se vi ci trovate a passare, fermatevi… si sta veramente bene!!  Magari vi ci trasferite io ci abito ormai da tanto.

Sezione verdi Bertani

No, per tu.

Con questa dedica il bimbo nuovo accolto nella nostra sezione Verde per la prima volta, all’ora della uscita, ci ha dedicato il suo disegno:

 “Non lo porti alla mamma? “è stata la nostra replica, lui con decisione ha risposto:

“No! per tu” porgendo il disegno e accennando un sorriso.

 

Scuola primaria San Paolo 

LA LUNA DI KIEV (guarda galleria)

Chissà se la luna
di Kiev
è bella
come la luna di Roma,
chissà se è la stessa
o soltanto sua sorella…

“Ma son sempre quella!
– la luna protesta –
non sono mica
un berretto da notte
sulla tua testa!

Viaggiando quassù
faccio lume a tutti quanti,
dall’India al Perù,
dal Tevere al Mar Morto,
e i miei raggi viaggiano
senza passaporto”.

Canzoni cantate:

IMAGINE

WE ARE THE WORLD

GIROTONDO

LA GUERRA DI PIERO

IL MIO CANTO LIBERO

Film visti: